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Donnafugata (RG) - Il Castello di Donnafugata è situato nell’omonima contrada del comune di Ragusa a 308 metri s.l.m. Donnafugata deriva dall’arabo “ayn as-jafaiat” che vuol dire “fonte della salute” giustificato dalla presenza di una sorgente di acqua purissima. Le sue origini documentate partono dal 1628 con un atto di vendita, con cui la famiglia Cabrera vendeva il feudo comprensivo di una tenuta di caccia, con antica torre di avvistamento Arabo-Normanna, alla famiglia Arezzo, che ne terrà la proprietà per tre secoli, fino al 1982 quando verrà acquistato dal comune di Ragusa. La famiglia Arezzo avviò una lunga opera di trasformazione del nucleo originario, che culminò alla fine dell’800, quando il Barone Corrado Arezzo de Spucches (1824.1895), diede alla struttura l’attuale immagine di Castello con la sua varietà di stili dal gotico-veneziano al tardo.rinascimentale. La struttura occupa una superficie di 2500 mq, circondato da otto ettari di parco. Conta in tutto 102 stanze, anche se quelle visitabili sono quelle del piano nobile (circa 28). L’eclettismo degli stili che caratterizza la facciata del Castello, si riflette anche negli ambienti interni e nei mobili che per la maggior parte datano metà ‘800 e ‘900. Nel giugno 2002 è stato aperto riaperto al pubblico dopo cinque anni di lavoro di restauro.

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Castello di Donnafugata_002.JPG - Donnafugata (RG) - Il Castello di Donnafugata è situato nell’omonima contrada del comune di Ragusa a 308 metri s.l.m. 
Donnafugata deriva dall’arabo “ayn as-jafaiat” che vuol dire “fonte della salute” giustificato dalla presenza di una sorgente di acqua purissima.
Le sue origini documentate partono dal 1628 con un atto di vendita, con cui la famiglia Cabrera vendeva il feudo comprensivo di una tenuta di caccia, con antica torre di avvistamento Arabo-Normanna, alla famiglia Arezzo, che ne terrà la proprietà per tre secoli, fino al 1982 quando verrà acquistato dal comune di Ragusa.
La famiglia Arezzo avviò una lunga opera di trasformazione del nucleo originario, che culminò alla fine dell’800, quando il Barone Corrado Arezzo de Spucches (1824.1895), diede alla struttura l’attuale immagine di Castello con la sua varietà di stili dal gotico-veneziano al tardo.rinascimentale. La struttura occupa una superficie di 2500 mq, circondato da otto ettari di parco. Conta in tutto 102 stanze, anche se quelle visitabili sono quelle del piano nobile (circa 28). L’eclettismo degli stili che caratterizza la facciata del Castello, si riflette anche negli ambienti interni e nei mobili che per la maggior parte datano metà ‘800 e ‘900. 
Nel giugno 2002 è stato aperto riaperto al pubblico dopo cinque anni di lavoro di restauro.

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Fotografo: bandw.it | Fotocamera: Canon EOS 450D | Data: 12/11/08 11.01 | Risoluzione: 4272 x 2848 | Regolazione Sensibilità: 200 | Modo di Esposizione: Auto exposure | Exp. bias: 0 EV | Tempo di Esposizione: 1/80s | Diaframma: 22.0 | Lunghezza Focale: 18,0mm | Bilanciamento del Bianco: Auto white balance | Flash: No
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