Gambarie



L'"Aspromonte" così enigmatico e così attraente, era una meta che mi ero prefissato ci puntare con le forcelle della mia moto questa estate.

E' agosto e c'è caldo ma impegni di famiglia oggi hanno portato me e mia moglie ad andare a Reggio Calabria di mattina per questioni delicate, quale occasione migliore quindi per allargare un pò il giro e fare un salto a Gambarie e prendere un pò di fresco nel pomeriggio.

Partiti presto da casa ci ritroviamo all'imbarco dei traghetti a fare la fila con mai era successo, l'apertura del nuovo molo a Tremestieri (sotto lo svincolo della A18 proveniente da Catania) per smaltire l'enorme  quantità di caos e d'inquinamento a cui la città era sottoposta per l'attraversamento a tutte le ore di enormi Tir,  ha dimezzato di fatto la quantità di navi che fanno la spola tra la Sicilia e la Calabria per conto della "Caronte", quindi dopo un'attesa di 30 minuti all'imbarco, finalmente arriva il traghetto che ci porta fino in "Italia" (come dice il cartello di benvenuto all'ingresso della SA/RC ).

Portiamo a termine il nostro impegno a Reggio e ci dirigiamo verso l'Aspromonte percorrendo una prima strada che pian piano tra un tornate ed un'altro ci porta sulla SS183, qui la temperatura scende vertiginosamente, la vegetazione è fittissima, la strada scorre attraverso essa ed il navigatore alcune volte ha difficoltà anche a ricevere il segnale GPS, percorriamo dolcemente questa strada gustandoci l'aria frizzantina fino ad arrivare a Gambarie, sosta per caffè, sigaretta, giro cittadino e si riparte.

Il ritorno stavolta lo facciamo dalla SP 107 che in un primo tratto scorre tranquillamente pianeggiante fino a dove poi tornanti sono davvero tanti e stretti tali da offrire però panorami sul mare e sullo stretto davvero indimenticabili.

Arriviamo e Scilla, pausa per gelatino in piazza davanti al Castello Ruffo di Calabria e poi c'imbocchiamo sulla SS118, che costeggiando le bellissime cale e coste dell'ultimo pezzo di Calabria, ci accompagna fino all'imbarco dei traghetti, stavolta niente fila, saliamo subito e partiamo, arriviamo a Messina imbocchiamo la "pallostrada" e dirigiamo verso casa dove il resto delle famiglia ci aspetta.

La giornata finisce trascorsa tra una mattinata dedicata al "dovere" ed un pomeriggio al "piacere".

Non avevo dubbi su ciò che potesse offrirmi oggi l'itinerario scelto ma prossimamente però mi riprometto di tornarci e girare meglio tra queste strade percorse oggi un pò troppo "mordi e fuggi".

Bandw                

 



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