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Le prime notizie del castello risalgono all'XI secolo, per l'esattezza al Normanno Giordano, figlio di Ruggero d'Altavilla. La fortezza venne poi ampiamente rimaneggiata nel corso dei secoli, specialmente in epoca aragonese. La struttura venne anche utilizzata come carcere. Recenti scavi archeologici, resi possibili grazie ai fondi del gioco del lotto, hanno permesso di indagare l'area a ridosso della torre che da pochi mesi è finalmente fruibile al pubblico. Sebbene non rimangano molte strutture in piedi vi invitiamo ad esplorarla per scoprire un vero e proprio "spaccato di vita quotidiana". Le mura della fortezza sono letteralmente ricoperte di graffiti e scritte lasciate dai carcerati. Guardando con attenzione scoprirete nomi, date, croci o anche il disegno fantasioso di galeoni. Sul pavimento troverete diverse incisioni rettangolari per dei giochi con le pedine. La parte più interessante delle incisioni purtroppo rimane al momento inaccessibile all'interno della torre maestra. A ridosso del castello sono stati recentemente messi in luce anche i resti architettonici della chiesa annessa.
Fonte http://www.hermes-sicily.com
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