Castello di Maniace o Ducea di Nelson
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Il cosiddetto Castello di Nelson o di Maniace in realtà era un’abbazia fortificata del 12° secolo a cavallo della grande “trazzera Regia” che per tutto il medioevo fù l’arteria più importante di penetrazione nell’interno dell’isola, percorsa da Re, imperatori, Papi ed eserciti invasori. Il nome attuale si collega alla battaglia che si svolse nel 1040, quando il generale bizantino, Giorgio Maniace, sempre nel 1040, con il suo esercito affrontò un esercito arabo sceso dalle balze di Troina, facendone strage proprio in questa valle solcata dal torrente sulle cui acque scorse tanto sangue e da allora si chiamò “saracena”. Nel 1799 il re Ferdinando III di Borbone, riconoscente per l’aiuto ricevuto dall’ammiraglio inglese Orazio Nelson, in occasione della rivoluzione di Napoli (1796), gli donò l’ex abbazia basiliana di Santa Maria di Maniace, creandolo duca di Bronte, con poteri feudali sullo stesso paese.
Si racconta che Elisabetta I, regina d’Inghilterra, per riuscire a governare per ben 44 anni avesse venduto l’anima al diavolo e che quando morì, nel 1603, i diavoli la portarono fin dentro il cratere dell’Etna, porta dell’Inferno. Durante il percorso il corpo della regina perse una pantofola che cadde sulla rupe “Rocca Calanna”. Un pastore la ritrovò e la volle toccare, ma si brucio. Furono chiamati gli esorcisti ma la pantofola volò sulla torre del castello di Maniace. Quasi due secoli dopo, nel 1799, il castello fù donato dai Borbone all’ammiraglio inglese Orazio Nelson e durante l’investitura del nuovo duca una dama misteriosa gli si fece vicino e gli donò un cofanetto contenente la pantofola di Elisabetta; quell’oggetto, se Nelson l’avesse tenuto sempre con se, sarebbe stato un grande talismano per lui. Ma l’amante del duca, Lady Hamilton, riesce a farsela donare. La stessa notte l’ammiraglio vede in sogno la misteriosa dama che gli ricorda che ha perso tutta la sua fortuna, pochi giorni dopo Nelson morì nella battaglia di Trafalgar, esattamente il 21 ottobre 1805.
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