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Come conciliare un bel giro in bici tra asfalto e sterrato? Semplice, si prende la bici, si fanno 45 km di trasferimento e poi inizia il divertimento. E cosi, approfittando della bellissima estate di San Martino, che una mattina inforco la mia bici e dirigo verso i Monti Peloritani. Arrivo così nei pressi di Trappitello nei pressi del vallone Santa Venera per iniziare la salita vero Monte Venere. Lungo il tragitto, una frana interrompe la mi ascesa, ma avendo studiato dettagliatamente il percorso a tavolino, opto per l’alternativa salita da Trupiano fino a giungere all’omonima portella, così imbocco la contrada Timponi Parrino, contrada Sideri, fino a giungere a Acqualorto, Qui mi rifornisco di acqua presso la sorgente dell’acquedotto di Messina e poi dopo aver oltrepassato Portella del Giasso e Luppineria (dopo Monte Venere o Veneretta), dirigo per Monte Guardia dove non posso fare ameno di qualche scatto panoramico ammirando lo stupendo panorama sul versante Nord dell’Etna, Qui sono circa a metà del tragitto, mi ingurgito un barretta, passo da poggio Michele e scendo dal vallone Cannavata fino a giungere nei pressi di Graniti (dopo aver oltrepassato il torrente Petrolo). Da qui in poi sarà tutto asfalto per altri 45 km per tornare a casa, non prima però di una sosta tecnica per la rottura della catena lungo il tragitto del rientro. |
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