I Nebrodi non smentiscono mai ed anche stavolta ne è uscito fuori un bellissimo giro che però sconsiglio di affrontare da solo come ho fatto io.
Partenza di buona ora da Petrosino e dopo qualche km, subito dopo il Bosco Grappida, sono già con i piedi a mollo nel torrente Martello dove passo con molta difficoltà a causa del forte flusso dell’acqua. Sono nel bosco Semantile e dopo le case Barillà, faccio la ripidissima Contrada Botti su fondo di cemento che mi porta fino nei pressi delle omonime case. Mi fermo per qualche foto panoramica e scendo di nuovo a valle dove oltrepasso sempre con i piedi a mollo, il torrente Barillà, ripida salita anche stavolta fino alla sorgente Ramo sotto Serra Lupo, qui mi rifornisco di liquidi faccio una sosta al rifugio Forestale Allocco e proseguo per Pizzo Antenna e successivamente, attraverso Contrada Mazzaporro, fino a Portella Calacudera sotto Monte Soro. L’itinerario prosegue per Fosso Tre Valloni dove passo anche l’omonimo torrente. Inizia la discesa per Contrada Radica e Mazzaporro (lungo il trail della GF dei Nebrodi) ed arrivo sul torrente Schicciomira (fortunatamente quasi asciutto). Da qui in poi costeggio lungo Contrada Cullo e Contrada Santa Lucia il canale di gronda dell’incompiuto acquedotto Ancipa (limpido trofeo di arrogante illegalità e che ha prodotto un'enorme spreco di denaro e la manomissione di ambienti naturali di grandissimo pregio). Ultime pedalate nel Vallone di Casalina e Vallone Carcara per arrivare in località Macchia Sant'Andrea dove mi aspetta l’ultima discesa che mi accompagna fino a Petrosino.