Sono quasi le 07:00 quando, appena partito da Francavilla di Sicilia, inizio una lunga salita su asfalto sulla cosiddetta “mandrazzi vecchia”.
Km dopo km sulla SS 185, arrivo e scollino a Sella Madrazzi e dopo qualche curva entro e mi fermo alla Sorgente “Acqua Salutari”, mi rifornisco e proseguo su un trail impervio, molto sconnesso e poco conosciuto, fino a intersecare per la prima volta la dorsale delle Pale eoliche, nei pressi di Monte Paulera (su una traccia che mi aveva incuriosito, qualche tempo fa). Qui faccio dietro front e inizio la discesa fino a costeggiare il Torrente Novara che pian piano mi accompagna fino a Piano Vigna. Lascio anche San Basilio, e risalgo verso Monte Calderone per ridiscendere a Valle verso il Torrente Imarotta dove qui perdo la possibilità di attraversarlo in quanto la traccia si perde in un susseguirsi di frane, quindi, facendomi spazio tra rovi di more e dribblando una immensità di spine, risalgo a Monte Calderone dove dirigo nuovamente sulla dorsale delle pale Eoliche fino ad intersecarla stavolta più ad ovest sempre di Monte Paulera. Ne percorro qualche tratto ormai ben conosciuto e poi scendo a Case Faggita dentro il demanio del Bosco di Malabotta, (dove qualcuno, inebria il mio olfatto con sbuffate di odori di salsiccia e carne arrosto), altra fonte da cui rifornirmi e risalgo in direzione passo “Croce Mancina” nei pressi dell’omonimo monte. Adesso è il momento di affrontare la lunga discesa che mi porterà a destinazione, quindi entro nel demanio Gisterne e Voturi e da contrada Cardone, scendo nel fosso di Mancina dove scorre anche il Fiume San Paolo. Qui incrocio la SS 185 di Sella Mandrazzi che mia accompagna nuovamente a Francavilla di Sicilia dopo circa 7 ore che l’avevo lasciata.